Rossignol-Trapet: miraggi dalla sommità della Borgogna biodinamica

14 Dicembre 2020

AUTORE

Burton Anderson

Burton Anderson è uno scrittore americano originario del Minnesota, vive in Italia e scrive di vino, cibo e viaggi.
Nei primi anni '80 pubblica "The Wines & Winemakers of Italy" , libro che ha reso celebre il made in Italy enoico fuori dai confini nazionali. Burton ha dato un contributo notevole alla divulgazione del vino italiano nel mondo facendone conoscere l'originalità, le potenzialità e le eccellenze territoriali. E' inoltre l'ex direttore dell'International Herald Tribune a Parigi. Il New York Times lo ha definito "la massima autorità sui vini italiani in lingua inglese".

Rossignol-Trapet: miraggi dalla sommità della Borgogna biodinamica

 

Qui inizia la Côte d’Or autenticamente epica, la terra promessa degli appassionati di vino, il luogo d’origine di vini tra i più grandi; anche il panorama assume finalmente i connotati con i quali la Borgogna è famosa nel mondo. Terroir di eccezionale valore, conosciuto nelle sue aree migliori da quasi quattordici secoli, quello di Gevrey-Chambertin è in effetti l’areale di produzione dei rossi più ampi, energici e sostanziosi di Borgogna.

Queste le parole di Armando Castagno nella sua monumentale opera Borgogna, Le Vigne della Côte d’Or.

Il Domaine Rossignol-Trapet è stato fondato nel 1990, quando i fratelli Nicolas e David Rossignol hanno diviso i vigneti di famiglia con il cugino da parte di madre, Jean-Louis Trapet. Situata a Gevrey Chambertin, l’azienda possiede 12 ettari di vigneti, tra cui parcelle in alcuni dei climat più prestigiosi: i Grands Crus Chapelle-Chambertin, Latriciers-Chambertin e il leggendario Chambertin, a cui si affiancano i Premiers Crus Clos Prieur, Les Corbeaux, Les Cherbaudes, Aux Combottes e Petite-Chapelle. Ma fratelli Rossignol non sono solo produttori di Gevrey-Chambertin, hanno voluto mantenere un legame anche con la Côte de Beaune, il padre era originario di Volnay, acquistando piccoli appezzamenti a Savigny e Beaune, da dove proviene il loro Premier Cru Les Teurons.

Nicolas e David sono dei fervidi praticanti dell’agricoltura biodinamica, una conversione durata 15 anni che ha portato alla certificazione Demeter nel 2005. Da allora si è notato un’evoluzione da uno stile più tradizionale a vini di maggiore energia, freschezza e profondità al palato.

Nicolas attribuisce il miglioramento principalmente alle pratiche biodinamiche nei vigneti, pur riconoscendo che il cambiamento climatico è stato un fattore che ha marcato nel bene e nel male le produzioni dell’ultimo decennio. La biodinamica abbinata a interventi sempre meno invasivi in cantina, ha permesso di esprimere ora più che mai la natura dei loro terroir.

GEVREY-CHAMBERTIN VIEILLES VIGNES 2016

Le uve provengono da tre diverse parcelle di oltre cinquant’anni, piantate su terreni con diverse esposizione e varia composizione (argille, pietre calcaree e limo). Un Villages profondamente Gevrey, animato da un sottile contrappunto tra rigore e sfaccettature ammalianti. Da bere, meglio se dopo qualche ora dall’apertura, o da dimenticare in cantina.

BEAUNE 1ER CRU LES TEURONS 2016

I Rossignol sono un’antica famiglia di viticoltori, attivi a Volnay dal XVIsecolo, mentre la famiglia Trapet ha alle spalle una altrettanto lunga e celebre tradizione di vignerons, stabiliti a Gevrey-Chambertin già nel Settecento. La vigna di Beaune Les Teurons rappresenta una sorta di anello di congiunzione tra le due stirpi, oltre ad essere uno delle migliori parcelle di questo Premier Cru. Posizionata nella parte alta del climat, ai lati è una protetta da una barriera di alberi e una parete rocciosa, favorendo una maturazione omogenea e regolare. Un rosso di Borgogna a tuttotondo, dove apertura e tannini morbidi sono innervati da tensione e freschezza gustativa. La joie de boire!

CHAMBERTIN GRAND CRU 2014

Rossignol-Trapet ha la fortuna di possedere una porzione di tutto rispetto nel mitico Chambertin: oltre un ettaro e mezzo, disposto dall’estremo est alla sommità ovest, giovandosi così delle diverse tipologie di terreno che compongono questo prodigioso climat. Le vigne più vecchie sono quasi centenarie e la profondità tannica è tutta risolta in leggerezza e agilità. La persistenza è quella di un fuoriclasse. La 2014 è un’autentica “annata da vigneron”, nella quale il talento e l’esperienza dei fratelli Rossignol hanno saputo fare la differenza.

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