I vini di “I Ciavolich”: giovani, freschi e profondi di anima

21 Maggio 2020

AUTORE

Burton Anderson

Burton Anderson è uno scrittore americano originario del Minnesota, vive in Italia e scrive di vino, cibo e viaggi.
Nei primi anni '80 pubblica "The Wines & Winemakers of Italy" , libro che ha reso celebre il made in Italy enoico fuori dai confini nazionali. Burton ha dato un contributo notevole alla divulgazione del vino italiano nel mondo facendone conoscere l'originalità, le potenzialità e le eccellenze territoriali. E' inoltre l'ex direttore dell'International Herald Tribune a Parigi. Il New York Times lo ha definito "la massima autorità sui vini italiani in lingua inglese".

I vini di “I Ciavolich”: giovani, freschi e profondi di anima

 Chiara Ciavolich ha rilanciato l’azienda di famiglia di Loreto Aprutino trasformandola in una delle più dinamiche e ammirate realtà dell’Abruzzo, dove si producono vini da 22 ettari di proprietà interamente dedicati alle varietà autoctone. Tra queste, i tradizionali Trebbiano d’Abruzzo e Montepulciano d’Abruzzo (usato anche per il più roseo Cerasuolo d’Abruzzo), e le varietà “riscoperte” come Passerina, Pecorino e Cococciola, tutti vinificati in purezza.

Una nota a parte meritano i vini della linea Fosso Cancelli, nata nel 2007 con il Montepulciano d’Abruzzo e che oggi comprende Pecorino, Trebbiano e Cerasuolo, vinificati e affinati come vini di rango superiore.

Ma l’attenzione di Chiara rimane concentrata su una gamma di sette vini chiamati semplicemente “I Ciavolich” che esprimono i profumi e i sapori dell’Abruzzo, giovani, freschi e profondi di anima.

Cococciola Colline Pescaresi IGP. Dalla Cococciola coltivata a Loreto Aprutino, un bianco fresco e fragrante con sentori di mela e pesca e un finale morbido ed equilibrato.

Passerina Colline Pescaresi IGP. Dalla Passerina coltivata a Loreto Aprutino, un bianco noto per i suoi profumi erbacei (camomilla), pulito, secco e sapido al palato.

Aries Pecorino Colline Pescaresi IGP. Dal Pecorino coltivato a Loreto AprutinoPianella, un bianco ampiamente profumato con sentori di erbe fresche, pesca e agrumi, ben strutturato ed equilibrato al palato con un finale lungo e sapido.

Abbinamenti a tavola:

Tutti e tre i bianchi, a 8-10°, sono ideali per l’aperitivo o per accompagnare antipasti di pesce, formaggi a pasta molle e di verdure, primi piatti con molluschi e crostacei, pesce al vapore o alla griglia. Il Pecorino Aries sembra adattarsi magnificamente anche alla zuppa di pesce chiamata brodetto.

Rosato Colline Pescaresi IGP. Da Montepulciano coltivato a Loreto Aprutino, questo rosato è seducentemente fresco e piacevole con un frutto rotondo e succoso, deliziosamente suadente al palato.

Abbinamenti a tavola:

Il Rosato, servito a 8-10°, si abbina a una vasta gamma di piatti: antipasti e primi a base di pesce e verdure, formaggi giovani, pizza, carne di vitello e pollame. Da provare anche con il piccante, come il tradizionale polpo in purgatorio. Il Montepulciano più giovane, vinificato ed elevato in acciaio, è altrettanto versatile a tavola e può essere servito leggermente più fresco. Oltre che con i formaggi alla piastra e ai primi di verdure, o con sughi leggeri di carne, ce lo immaginiamo anche con alcuni piatti di pesce, come una grigliata di pesce con contorno di verdure.

Montepulciano d’Abruzzo DOP. Dal Montepulciano di Pianella, un rosso leggiadro, ben calibrato, profondo e nel contempo traboccante di vigore giovanile.

Nella gamma, ma in veste di fratelli maggiori e con uno spessore da riserva, si trovano i due Montepulciano d’Abruzzo Divus e Antrum che provengono dalle selezioni dei vigneti più vecchi e che maturano in legni piccoli e grandi per periodi che variano a seconda dell’annata.

Abbinamenti a tavola:

Le due versioni superiori di Montepulciano Divus e Antrum, serviti a 15-16°, eccellono con i primi a base di sughi di carne, in particolare i maccheroni alla chitarra con un ragù di agnello, gli arrosti e le grigliate di carne e pollame e i formaggi stagionati, in particolare il pecorino. È una scommessa su quale dei due accompagnerebbe meglio la ‘ndocca ‘ndocca, un pungente stufato di maiale abruzzese.

ENGLISH

The wines of ‘I Ciavolich’: young and fresh and full of spirit

Chiara Ciavolich has uplifted the family estate at Loreto Aprutino into one of the most dynamic and admired of Abruzzo, producing wines exclusively from 22 hectares of vines devoted entirely to native varieties. These include the traditional Trebbiano d’Abruzzo and Montepulciano d’Abruzzo (also for the pink Cerasuolo d’Abruzzo) as well as wines from the “rediscovered” varieties of Passerina, Pecorino and Cococciola, all vinified as pure varietals.

Rating a special note are the wines of the Fosso Cancelli line, created in 2007 with Montepulciano d’Abruzzo and now including Pecorino, Trebbiano and Cerasuolo vinified and aged as wines of superior stature.

But Chiara’s main focus remains on a range of seven wines called simply ‘I Ciavolich’ that expressthe scents and flavors of Abruzzo as young and fresh and full of spirit.

Cococciola Colline Pescaresi IGP. From Cococciola grown at Loreto Aprutino, a fresh and fragrant white with hints of apple and peach and a smooth, balanced finish.

Passerina Colline Pescaresi IGP. From Passerina grown at Loreto Aprutino, a white noted for  herbaceous scents (chamomile) that is clean, dry and zesty on the palate

Aries Pecorino Colline Pescaresi IGP. From Pecorino grown at Pianella, an amply scented white with hints of fresh herbs, peach and citrus, well structured and balanced on the palate with a long and savory finish.

Food Pairing:

All three whites, at 8-10°, make ideal aperitifs or served with antipasti of seafood, vegetable and soft cheeses, pasta with mollusks and crustaceans, or poached or grilled fish. The Aries Pecorino seems suited to the fish soup called brodetto.

Rosato Colline Pescaresi IGP. From Montepulciano grown at Loreto Aprutino, this rosé is seductively fresh and pleasant with round and juicy fruit flavors, delightfuly mellow on the palate.

Montepulciano d’Abruzzo DOP. From Montepulciano grown at Pianella, a graceful and well balanced red, with a lot of depth and at the same time brimming with youthful vigour.

In this same range, acting more like older brothers with a reserve wine structure, are the two Montepulciano d’Abruzzo Divus and Antrum that come from the selections of the older vineyards and mature in small to medium sized casks for periods that vary according to the vintage.

 Food Pairings:

Rosato, served at 8-10°, goes well with a wide range of dishes: starters and first courses based on fish and vegetables, young cheeses, pizza, veal and poultry meat. Try it with the spicy dish of octopus called polpi in purgatorio. The younger Montepulciano, which is vinified and matured in stainless steel vats, is equally versatile and can be served slightly cooler. In addition to grilled cheeses and pasta with vegetable or light meat sauces, pasta dishes, we suggest trying with grilled fish and lot’s of vegetables.

The two superior versions of Montepulciano, Divus and Antrum, served at 15-16°, excel with pasta and meat-based sauces, notably maccheroni alla chitarra with an elaborate lamb-based ragout, roast and grilled meats and poultry and mature cheeses, such as pecorino. It’s a toss-up of which of the three would go best with ’ndocca ’ndocca, a pungent Abruzzese pork stew.

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