La novella del riccio e del Vino Nobile De’ Ricci

23 Agosto 2021

AUTORE

Burton Anderson

Burton Anderson è uno scrittore americano originario del Minnesota, vive in Italia e scrive di vino, cibo e viaggi.
Nei primi anni '80 pubblica "The Wines & Winemakers of Italy" , libro che ha reso celebre il made in Italy enoico fuori dai confini nazionali. Burton ha dato un contributo notevole alla divulgazione del vino italiano nel mondo facendone conoscere l'originalità, le potenzialità e le eccellenze territoriali. E' inoltre l'ex direttore dell'International Herald Tribune a Parigi. Il New York Times lo ha definito "la massima autorità sui vini italiani in lingua inglese".

Certe etichette catturano l’occhio con un’immagine, come quella di De’ Ricci Vino Nobile di Montepulciano con la raffigurazione del sole e una creatura che lo scruta dal basso che si rivela essere un riccio. A Montepulciano c’è una leggenda che risale al XII secolo su un uomo che prevedeva il tempo così accuratamente che fu accusato di essere uno stregone finché non rivelò che il suo segreto era osservare il comportamento dei ricci. I suoi concittadini lo chiamavano Riccio, nome tramandato ai suoi discendenti come De’ Ricci con il sole e il riccio ritratti sullo stemma di famiglia.

Fate un salto in avanti di nove secoli circa fino al 2015, quando Enrico Trabalzini fonda la De’ Ricci Cantine Storiche con sede nell’antico Palazzo con magnifiche cantine nel centro di Montepulciano. Enrico, con la moglie Antonella, i figli Nicolò e Francesco e l’enologo Maurizio Saettini, ha realizzato vini che rispecchiano quella che lui stesso definisce la filosofia di De’ Ricci che, in parole povere, mira a raggiungere l’eccellenza nel pieno rispetto della tipicità del territorio. I risultati, come ho scritto in una precedente edizione di Heres Wine Stories, mi hanno fatto riscoprire la nobiltà del Vino Nobile di Montepulciano.

Questi sono i tre vini di De’ Ricci attualmente in commercio con note di degustazione e abbinamenti consigliati con i piatti di Montepulciano e della Valdichiana.

Rosso di Montepulciano DOC 2018.

L’essenza del Sangiovese risplende in un vino dal colore rubino brillante con aromi che suggeriscono frutti di bosco, erbe selvatiche e spezie.

Al palato la dolcezza del frutto dona freschezza e corpo e una beva croccante e ricca, dal tannino levigato e un finale radioso.

Il vino si abbina bene a piatti come salumi misti di cinta senese, pici alla norcina con tartufo scorzone, pollo con aglione della Valdichiana

Vino Nobile di Montepulciano DOCG 2018.

Viola rubino brillante con ampio bouquet che suggerisce ciliegie, frutti di bosco, alloro ed erbe saporite.

Tonico e ben strutturato con sapori di frutta matura sottolineati da una presa tannica energica, il vino mostra armonia e profondità nel suo finale lungo e setoso.

Questo Vino Nobile si abbina bene con scottiglia di cinghiale con polenta, bistecca di Chianina, pecorino stagionato in foglie di noce.

Vino Nobile di Montepulciano DOCG SorAldo 2016.

Ricco, rotondo e vigoroso, dalle sfumature rubino intenso e profumi di frutta matura, frutti di bosco, spezie e un soffio di viola.

Al palato, le sensazioni di frutta dolce sono energizzate dalla verve acida e dai tannini croccanti con struttura ricca e sapori pieni, fragranti e lunghi con un finale brillante.

Consigliato soprattutto con arrosti e selvaggina, come l’arista di maiale, il piccione al vin santo, l’anatra o l’oca arrostita in forno a legna con erbe e spezie.

Questi erano suggerimenti per gli abbinamenti con la cucina locale, ma tutti e tre i vini hanno la classe per essere abbinati a piatti al di fuori della gamma abituale a base di verdure, formaggi, uova e pesce. Non esiterei ad abbinare il Rosso di Montepulciano con un cacciucco come si deve, come sono certo che entrambi i Vino Nobile sarebbero eccellenti con creature degli abissi cotte al forno, come l’ombrina o pesce nero pescato nelle acque più profonde dell’Arcipelago Toscano, tanto squisito quanto raro.

 

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ENGLISH

The tale of the hedgehog and De’ Ricci Vino Nobile

Certain wine labels catch the eye with an image that arouses curiosity, like that of De’ Ricci Vino Nobile di Montepulciano with a depiction of the sun and a creature peering up at it that turns out to be a riccio, a hedgehog. At Montepulciano there’s a legend dating to the 12th century about a man who forecast the weather so accurately that he was accused of being a sorcerer until he revealed his secret of observing the behavior of hedgehogs. His fellow citizens called him Riccio, a name passed down to his descendants as De’Ricci with the sun and the hedgehog on the family coat of arms.

Leap ahead nine centuries or so to 2015, when Enrico Trabalzini founded De’ Ricci Cantine Storiche with headquarters in the ancient Palazzo with magnificent cellars in Montepulciano. Enrico, working with his wife Antonella, sons Nicolò and Francesco, and enologist Maurizio Saettini, has realized wines that reflect what he describes as the De’ Ricci philosophy, which, simply stated, aims at achieving excellence while fully respecting the typicality of the territory. The results, as I wrote in an earlier edition of Heres Wine Stories, have helped me to rediscover the nobility of Vino Nobile di Montepulciano.

These are the three De’ Ricci wines currently on the market with tasting notes and recommended pairings with dishes of Montepulciano and the Valdichiana.

Rosso di Montepulciano DOC 2018.

The essence of Sangiovese shines in a wine of bright ruby color with aromas suggesting berries, wild herbs and spices. On the palate sweet fruity flavors are fresh and round yet crisp and broad with smooth texture and a radiant finish.

The wine would go well with such fare as mixed salumi from cinta senese, pici alla norcina con tartufo scorzone, pollo con aglione della Valdichiana

Vino Nobile di Montepulciano DOCG 2018. Bright ruby violet with ample bouquet suggesting cherries, berries, laurel and tangy herbs. Full bodied and firmly structured with ripe fruit flavors underlined by a youthful tannic grip, the wine shows harmony and depth in its long, smooth finish.

This Vino Nobile would go nicely with scottiglia di cinghiale con polenta, bistecca di Chianina, pecorino stagionato in foglie di noce.

Vino Nobile di Montepulciano DOCG Soraldo 2016. Rich, round and concentrated with deep ruby color and scents of ripe fruit, berries and spices and a whiff of violets. On the palate, sweet fruit sensations are energized by acidic verve and crisp tannins with rich structure and full flavors, fragrant and long with a brillian finish.

Recommended above all with roast meats and game, such as arista di maiale, piccione al vin santo, duck or goose roasted with herbs and spices in wood-fired ovens.

Those were suggestions for matches with local fare, but all three have the class to match many dishes outside the normal range based on vegetables, cheeses, eggs and fish. I wouldn’t hesitate to match the Rosso di Montepulciano with a full-fledged cacciucco and both types of Vino Nobile would be sure to excel with oven-roasted creatures of the depths, such as ombrina or the pesce nero caught in the deepest waters of the Tuscan Archipelago, as exquisite as it is rare.

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